domenica 6 gennaio 2019


 LA SOLIDARIETÀ NON È REATO! APRIRE I PORTI, ORA! CONTRO IL GOVERNO RAZZISTA E REAZIONARIO PER L’UNITÀ DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI CONTRO I VERI NEMICI, QUELLI CHE STANNO IN ALTO!
di Sinistra Anticapitalista 
Alcuni sindaci di importanti città italiane hanno dichiarato meritatamente di voler disobbedire al cosiddetto DL Sicurezza, una legge ingiusta, violenta, lesiva dei diritti umani, una legge contro i migranti e i più derelitti, ma anche una legge per reprimere le lotte sociali.
Chissà perché Mattarella non ha rimandato alle Camere per un nuovo giudizio questa legge palesemente anticostituzionale, come l’art. 74 della Costituzione gli permetteva di fare? Che la sua priorità fosse l’accordo tra Roma e Bruxelles?
Le reazioni di Salvini e del suo sodale di governo Di Maio alla decisione dei sindaci sono state scomposte e violente a conferma della natura razzista, xenofoba e antidemocratica del governo gialloverde, che in tutti questi mesi ha seminato il veleno della disumanità e considera la solidarietà un reato da reprimere. I due pessimi personaggi cercano di contrapporre ancora una volta i lavoratori italiani a quelli migranti e di far passare l’idea che accogliere gli immigrati e le immigrate impedirebbe di promuovere i diritti sociali.
Costoro che hanno varato una finanziaria che continua le politiche dell’austerità come i governi precedenti, vogliono dividere gli sfruttati e gli oppressi, a tutto vantaggio dei ricchi, dei padroni, dei capitalisti.
In realtà le risorse per costruire una società giusta e solidale per tutte e tutti ci sono; basta prendere i soldi dove ci sono: dalle tasche dei milionari, delle grandi e medie aziende, delle multinazionali, delle banche e delle assicurazioni, non come si sta facendo da quelle delle classi lavoratrici e dei pensionati.
Come? 
Imponendo una patrimoniale, rendendo il sistema fiscale fortemente progressivo; imponendo un salario minimo valido per tutte e tutti, italiani e immigrati, ripristinando l’Articolo 18 contro i licenziamenti senza giustificato motivo; introducendo un vero salario sociale per studenti e disoccupati; nazionalizzando le imprese che licenziano e inquinano e quelle a carattere strategico; riducendo drasticamente l’orario di lavoro con aumenti salariali generalizzati e redistribuendo il lavoro così creato ai disoccupati e alle disoccupate, promuovendo così un’automazione che liberi davvero dalla fatica e davvero restituisca tempo liberato a milioni di persone, senza però trasformarsi in disoccupazione.
Per fare tutto questo occorre rompere i vincoli dei Trattati dell’Unione Europea capitalista e lottare affinché questi obiettivi siano patrimonio di lotta di tutte le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese e dei paesi europei. Cioè esattamente tutto ciò a cui questo governo, così come le cosiddette opposizioni liberiste, sono radicalmente CONTRO!
I nostri nemici vogliono vederci soli e divisi, in lotta gli uni e le une contro gli altri e le altre.
Noi invece vogliamo unire tutti le/gli sfruttate/i e le/gli oppresse/i,favorendone e sostenendo in ogni modo le lotte per le loro condizioni di lavoro e di vita, contro i loro veri nemici, capitalisti e governi.
Per questo lottiamo contro il razzismo, contro la disumanità dilagante,
per la democrazia e la solidarietà, per la giustizia sociale!

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